Gli applausi chilometrici che Mattarella sta ricevendo nei luoghi dell’alta borghesia, dell’alta cultura e i commenti di grande apprezzamento della stampa internazionale, soprattutto quella finanziaria, mi fanno pensare che l’attuale nostro Presidente della Repubblica sia molto gradito all’attuale establishment nazionale e internazionale
Non saprei dire quanto quanto sia invece gradito agli italiani, ma questo, non essendovi nel nostro ordinamento l’elezione diretta del Capo dello Stato, non è dato sapersi, a meno che non ci si rivolga ai sondaggi che molte volte lasciano il tempo che trovano.
Una cosa è certa: quando sento un politico affermare per troppe volte una cosa vuol dire che ne pensa un’altra. E Mattarella non perde una occasione per ribadire il suo secco NO al suo secondo mandato. Il suo NO vorrà forse dire un altisonante Sì?
Forse potrebbe essere così, perché l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica spetta ad un Parlamento ormai delegittimato che non rappresenta più la vera realtà politica del paese. Un Parlamento rissoso, la cui maggioranza dei membri sa che al termine della legislatura non avrà più l’accesso alle aule del potere e quindi disponibile a qualsiasi “patto col diavolo“.
In questo contesto sarà difficile arrivare ad una elezione “condivisa” del nuovo Presidente e allora Mattarella “facendosi carico delle difficoltà del momento e per spirito di servizio” si “sacrificherà” per il bene comune e accetterà l’incarico di un secondo mandato, magari a termine, e il gioco è fatto.
Questo è il teatrino della politica!
Gian Battista Cassulo