La PSA (Peste Suina Africana) rischia di compromettere il turismo lento nelle nostre terre. Un Comitato formato dalle Associazioni che si occupano di outdoor, turismo e ristorazione, Lunedì 31 Gennaio ha presentato in Prefettura un documento per rendere possibile le attività escursionistiche all’aperto, responsabilizzando i cittadini sui comportamenti da adottare e rendendoli parte attiva per il monitoraggio di casi sospetti e carcasse.
Pubblichiamo integralmente qui di seguito il comunicato stampa ricevuto.
Dopo le norme imposte dai ministeri della Sanità e delle Politiche Agricole che vietano le attività outdoor nel raggio di 10 km dai territori considerati “zona infetta” dalla Peste Suina Africana, Associazioni dell’outdoor, della ricettività e dei produttori agricoli, insieme a privati cittadini, hanno istituito un Comitato Spontaneo e redatto un Protocollo di Comportamento con alcune “contro proposte” per evitare che la chiusura dei sentieri comprometta seriamente il turismo lento nei Colli Tortonesi, nelle Valli Curone, Grue, Ossona, Scrivia, Borbera e Spinti e nell’Appennino Alessandrino.
Obbiettivo del Protocollo è valutare la possibilità di creare corridoi per trailers, trekkers e bikers dove sia possibile l’accesso, nel rispetto di precise misure di sicurezza. La frequentazione, da parte dei predetti fruitori, potrebbe infatti rappresentare, invece che un rischio, una ulteriore occasione di controllo in supporto alle già previste attività di monitoraggio. Il Protocollo è stato presentato da una Delegazione del Comitato nella sala della Giunta Provinciale, dove si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato S.E. il Prefetto Francesco Zito, il Presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino, il Dirigente Provinciale Ing. Paolo Platania e il Consigliere e Vice Presidente della Giunta Provinciale Matteo Gualco. Nel corso dell’incontro il Presidente della Provincia ha informato i delegati che la Regione Piemonte ha avviato attività di controllo e prevenzione tramite guardie venatorie e cacciatori volontari, coordinate e assistite dai Carabinieri Forestali e dalla Protezione Civile, mentre il Prefetto ha ricordato che l’emergenza è di carattere nazionale: il virus della PSA è estremamente aggressivo e pericoloso, anche se non ci sono rischi per l’uomo né per le altre specie animali. Allo stato attuale l’Italia sta applicando la normativa europea, anche se in modo meno restrittivo. Il territorio tra le province di Genova e Alessandria ad oggi è stato suddiviso in zone a rischio crescente, dalla bianca alla rossa, in base alla presenza accertata di cinghiali infetti.
Nella prima fase di monitoraggio non sono state individuate carcasse infette nella zona arancione, ma per trarre conclusioni più sicure sul ritmo della diffusione occorrerà attendere il termine della seconda campagna di controlli.
Fatte queste premesse, i membri del Comitato hanno illustrato al Prefetto il Protocollo di comportamento proposto per le attività outdoor per evitare che il turismo lento venga inevitabilmente danneggiato. “Questo Protocollo è la chiara testimonianza della passione e dell’impegno di un territorio intero, che da tempo sta collaborando per diffondere e difendere le pratiche di un turismo lento e sostenibile. Tutti noi, escursionisti, ciclisti, volontari, imprenditori di settore che viviamo e percorriamo i sentieri siamo disponibili a collaborare attivamente per aiutare il monitoraggio della Peste Suina Africana” ha sottolineato Checco Galanzino, promotore dell’iniziativa. “Chiediamo che le misure imposte dall’ordinanza sulla PSA siano solo temporanee e che le Istituzioni riducano, per quanto possibile, i tempi di applicazione delle restrizioni che provocherebbero un impatto drammatico sulle attività legate al turismo lento, importante punto di forza del nostro territorio”. Da qui la proposta che venga istituita una “interfaccia” tra le Istituzioni e il Comitato, per coinvolgere tutti i portatori d’interesse dell’intero territorio alessandrino. Ottavio Rube, Delegato dell’Unione Montana Terre Alte e Sindaco di Costa Vescovato, ha inoltre sottolineato l’assurdità delle misure previste nei confronti degli allevamenti di suini nella zona infetta, che prevedono l’abbattimento indiscriminato di tutti i maiali sani.
I delegati hanno infine auspicato un’uscita dalla “cultura dell’emergenza” e dai toni drammatici, per favorire una comunicazione più costruttiva e collaborativa. Se correttamente informati e coinvolti, infatti, tutti i cittadini possono in modo attivo e responsabile contribuire a monitorare il territorio segnalando casi sospetti e carcasse.
Alla fine della riunione, durata circa un’ora e mezza, al Comitato è stato garantito che il Protocollo di comportamento sarà inoltrato al Governo e agli Assessori Regionali e che ogni quindici giorni un referente incaricato dalla Provincia informerà i cittadini sui risultati dei monitoraggi e sull’andamento dell’epidemia. Inoltre il Prefetto e Presidente della Provincia hanno confermato la disponibilità a chiedere alla Regione Piemonte e al Governo di rivedere le compensazioni agli allevatori, considerate troppo basse. Se, infine, anche la seconda campagna di monitoraggio confermasse i risultati dei primi controlli, si è promesso che si agirà tempestivamente per limitare le restrizioni dell’ordinanza e tutelare così l’attività turistica della prossima stagione primaverile – estiva.
Ad oggi al Protocollo hanno aderito:
Unione Montana Terre Alte, Comune di Mongiardino Ligure, Comune di Carrega Ligure, Comune di Roccaforte Ligure, Pro Loco di Caldirola, Pro Loco di Garbagna, Associazione Albergatori e Ristoratori Valli Borbera e Spinti, Consorzio Turistico Terre di Coppi, Ascom Novi Ligure, Associazione Commercianti Tortona, Confesercenti Tortona, Comitato per il Territorio delle Quattro Province, Comitato Spontaneo di Bosio, Paradiso ValBorbera, AIGAE, Associazione Gli Orsi, Associazione Azalai, Associazione Garbagna Trail Montebore, Associazione Derthona Bike Adventure, Associazione Enjoy Trail, BorberAmbiente, Oltresentieri, A un Passo dalla Vetta, Rifugio Ezio Orsi, Bike Park Caldirola, Sci Club Caldirola, Albergo Ristorante PONTE dal 1832, Foresteria La Merlina, Ristorante il Fiorile, Valeria Straneo, Cristiano Zanardi, Giovanni Portinari, Irene Zembo, Massimo Merlano, Michele Negruzzo, Marco Pietranera, Massimo Martina, Andrea Torrazza, Giovanna Gualco, Andrea Bani, Orlando Deluca, Paolo Santamaria, Fulvio Massa, Andrea Boggeri, Cesare Patrucco, Andrea Albertini, Checco Galanzino, Nevio Burrone e altri 175 Cittadini.
E’ possibile prendere visione e sottoscrivere il Protocollo collegandosi al seguente link:
Samantha Brussolo