Individuati ibridi “lupo-cane” nella popolazione del corridoio appenninico piemontese
L’Ente Appennino Piemontese ha avviato la Procedura decisionale partecipata finalizzata alla redazione di un Piano locale di gestione degli ibridi
Giovedì 10 febbraio 2022 si è svolto, in modalità on line, il primo di una serie di incontri sulla gestione degli ibridi di lupo con cane, nell’ambito di una procedura decisionale partecipata con l’obiettivo finale di redigere un Piano locale condiviso. A seguito della conferma genetica da parte del Laboratorio Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale della presenza “localizzata” di ibridi con l’interessamento di un branco riproduttivo nella zona a sud del territorio acquese, l’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese ha avviato le procedure per contrastare l’ibridazione lupo-cane.
La prima iniziativa è stata la sottoscrizione di un accordo di collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, che da 15 anni si occupa di tale tema, per organizzare e realizzare sul campo una prima sessione di cattura e sterilizzazione degli ibridi, a carattere sperimentale, applicando le metodiche previste dalle linee guida della Commissione Europea.
Parallelamente, l’Appennino Piemontese ha organizzato, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, una Procedura decisionale partecipata finalizzata alla gestione dell’ibridazione lupo – cane nella popolazione del corridoio appenninico piemontese e alla redazione di un Piano locale dedicato.
Fausto Piombo