Una lettera aperta ai nostri media e al mondo dell’informazione
“Personalmente credo (e voglio credere) di vivere in un Paese, l’Italia, libero da ogni sudditanza esterna. Il mio Paese, anche se fa parte dell’Alleanza atlantica, ha le sue Istituzioni, la sua storia e la sua cultura che affonda le sue radici nella civiltà millenaria del mondo classico. Vedo però oggi che voi giornalisti nel vostro lavoro, in questi giorni dove assistiamo allo scontro tra Russia e Ucraina, fornite una informazione troppo incentrata sulle ragioni dell’Ucraina e trascurate quella della Russia.
Accanto alle numerose notizie che ci state riversando dal fronte ucraino, potreste ugualmente riversarci notizie dal fronte russo?
Il nostro Governo, per voce di Mario Draghi, è completamente appiattito sulle posizioni anglo-americane, ma questa è una scelta politica del Governo e delle forze partitiche che lo sostengono, ma poi sia Draghi e i partiti che appoggiano la sua politica, saranno giudicati dall’elettorato, che rappresenta la volontà generale del Paese.
Ma voi siete giornalisti e uno dei fondamenti del giornalismo democratico è quello di sentire equamente tutte le voci in campo!
Tanto mi premeva dirvi, perché l’informazione, come ci ricordava anche Tocqueville, è fondamentale per la vita sociale di un Paese.
Con cordialità, Gian Battista Cassulo, presidente dell’associazione “Club Fratelli Rosselli“, editrice de “l’inchiostro fresco” periodico d’informazione locale
Non ti risponderanno mai , loro si definiscono giornalisti liberi ma liberi non sono perché sono dipendenti degli editori e devono, se vogliono conservare il lauto stipendio, scrivere ciò che pensa e desidera il loro datore di lavoro e non ciò che vedono e sentono in realtà.
Mettono foto e ti propinano filmati di conflitti passati, parlano in diretta di situazioni disastrose e dietro di loro vedi persone che passeggiano tranquille.
L ordine è di dimostrare che le distruzioni ed i morti sono causati da una sola parte cattiva mentre L altra è tutta brava, mentre la storia ci insegna che non è proprio così se pensi che da ragazzini ci hanno sempre fatto credere che “ i cattivi “ erano gli indiani.( cacciati in riserve dalle loro terre dai “bravi “.
Anche nel caso dell attuale situazione bisognerebbe conoscere bene la storia dall’ invasione di Hitler della Russia
fino ai giorni nostri e magari chiedere ai giornalisti liberi se per caso la conoscono e se ne hanno scritto qualche riga.
La guerra, chiunque la faccia, è la cosa più inutile e stupida che esista ma la guerra là si fa in due e quindi…….
Tu sai che sono sempre stato anticomunista, sono però un uomo libero e cerco di capire le ragioni dei contendenti
perché diffido dei dittatori ma anche dei comici con Ville milionarie acquistate fuori dal loro paese.
Caro Gian Battista Cassulo,
l’informazione è sempre la prima vittima delle guerre: ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Solo che c’è chi lo dichiara apertamente, e chi vorrebbe farsi passare per giornalista indipendente.
Con stima e simpatia.
Stefano Ghio – Bosio (Al)
Condivido parola per parola i due commenti qui visibili e ricevuti in redazione!!!! Un abbraccio. GB