Inoltriamo il
seguente comunicato stampa:A poco più di una settimana dall’esito del ballottaggio
che ha visto la vittoria del candidato del Centro destra, la coalizione in
sostengo di Rocchino Muliere composta dalle liste di Partito Democratico, Articolo
Uno, Partito Socialista, Volt e liste civiche Rocchino Sindaco
e 20
per Novi
organizza
una serata per
analizzare insieme lo stato attuale delle cose in seguito ai recenti esiti
elettori.
È importante non
disperdere il capitale umano, tutte le persone che nel corso dei mesi hanno
sostenuto e si sono impegnati per Rocchino Muliere.
L’appuntamento è
per giovedì 20 giugno 2019 alle ore 21 presso la Biblioteca civica di Novi
Ligure in Via Marconi 66.
Grazie
********************************
Questa è la
convocazione che ci è giunta in redazione per l’analisi del voto organizzata
dallo schieramento di Centrosinistra, uscito sconfitto,
sia pure per pochi voti, dal “testa a
testa” tra Rocchino Muliere e Gian Paolo Cabella.
In una sala
gremita, messa a disposizione dalla Civica biblioteca, Rocchino Muliere,
confortato dalla presenza di tutte le formazioni partitiche e dai movimenti che
lo hanno sostenuto durante la Campagna elettorale per le Amministrative del 26
maggio 2019 e del successivo turno di ballottaggio del 9
giugno 2019, nel rivendicare i risultati ottenuti dalla sua
Amministrazione, più che altro ha posto l’indice su ciò che lo schieramento di Centrosinistra
dovrà fare sul piano politico nel prossimo futuro e su quali strategie
organizzative si dovrà impegnare.
Sul piano
politico nel futuro la cosa più importante, per Muliere, sarà quella di
non disperdere il patrimonio umano che in tutti questi anni si è riconosciuto nel
Centrosinistra cittadino e che si è concretizzato nei numerosi candidati
presenti nelle varie liste a sostegno della candidatura di Muliere stesso.
Sul piano
organizzativo il Centrosinistra si dovrà presentare il più possibile coeso
agli occhi della città e operare una stretta presenza tra la gente a partire da
cicliche riunioni nei vari quartieri.
Queste due attività
si dovranno quindi concretizzare in una politica che a livello di Consiglio
comunale non dovrà essere impostata solo ed esclusivamente sul “No”,
ma sulla formulazione di proposte veramente alternative
a quelle della nuova maggioranza in carica. Una opposizione dunque consapevole
e dotata di un senso di un senso di responsabilità in linea con la lunga cultura
di governo del centrosinistra cittadino.
E quale sarà lo
strumento principe per attuare questa doppia strategia?
La creazione di un
unico gruppo consiliare di minoranza per meglio far sentire voce e
proposte dell’intero centrosinistra.
Questo quanto detto
da Rocchino
Muliere e da ciò si presume che la nuova opposizione si preparerà al
lavoro con la creazione di un vero e proprio “governo ombra” (Shadow cabinet) dando così il via al
completamento di un percorso ancora in via di maturazione: l’avvio anche a
livello locale di un sistema politico bipolare basato
sull’alternanza,
in linea con il sistema elettorale maggioritario nato nel 1993 con l’elezione
diretta dei Sindaci.
Una strada lunga,
quella del passaggio “mentale” dal sistema
proporzionale al maggioritario, ma che oggi, un po’
in tutta Italia, sembra avere raggiunto la sua maggiore età.
La domanda è:
riuscirà a Novi Ligure una coalizione di partiti che si riconoscono nel Centrosinista,
abituata da sempre ad avere lo Scettro del potere tra le mani (se
si esclude la breve parentesi del Pentapatito tra il 1985 e il 1990) ad
abituarsi all’idea di essere all’opposizione?
Lo vedremo subito e
lo vedremo se il Centrosinistra ora all’opposizione
riuscirà appunto a dare gambe alla proposta che questa sera ha fatto Rocco
Muliere, e cioè la creazione di un unico gruppo consiliare di minoranza,
e aggiungiamo noi, all’avvio di un vero e proprio “governo ombra” cittadino.
La proposta per la
creazione di un unico Gruppo consiliare, in quel caso di maggioranza, non è però
nuova in Consiglio comunale a Novi Ligure.
Dopo le elezioni
del 7
– 8 maggio 1990 quando si insediò, con sindaco Mario Angeli, una Giunta
formata da PCI e PSI con il sostegno
esterno di P.S.D.I., P.R.I. e Verdi, era già emersa questa proposta.
A Novi ligure era infatti
terminata nel peggiore dei modi l’esperienza del Pentapartito, che invece
di rappresentare la “stagione del cambiamento”
rappresentò, soprattutto per colpa dell’allora D.C., la “stagione del compromesso”,
e Novi, città tradizionalmente di sinistra, ritornò a premiare la sua vecchia appartenenza
partitica riportando il P.C.I. al governo locale, sia
pure con un sindaco targato P.S.I..
Inoltre, anche in
seguito alla “Caduta del Muro di Berlino” (1989), grandi sommovimenti stavano
scombussolando la politica a livello nazionale e quando in Consiglio a Novi il
gruppo consiliare del P.C.I. assunse la denominazione di P.d.S.
mentre i consiglieri Isa Albasio, Mario Albertella e Romano
Cabella costituirono il Gruppo di Rifondazione comunista,
nel Consiglio comunale del 18 febbraio 1991, il Consigliere
comunale Gian Battista Cassulo del P.R.I. formulò la proposta di creare
un unico
Gruppo consiliare di maggioranza a sostegno della Giunta P.C.I. e P.S.I.
anticipando in certo senso la successiva nascita de L’Ulivo, proposta poi in
seguito formalizzata con un’altra lettera in data 11 novembre 1991.
Inutile dire che
quella proposta cadde nel vuoto. I tempi non erano ancora maturi per una
politica che andasse oltre le ideologie e gli steccati di partito.
Oggi però le cose
stanno cambiando e forse quella vecchia proposta oggi potrebbe tornare di
attualità con le parole espresse da Rocchino Muliere.
E se così fosse,
sarebbe bello che anche la nuova maggioranza di Centrodestra proponesse un suo unico gruppo consiliare.
Il dibattito politico
e consiliare ne trarrebbe giovamento perché le posizioni a favore o contro ne
uscirebbero più delineate e non inquinate da quelle tante sfumature,
da quei tanti distinguo che non fanno bene alla politica.
i
La redazione de “l’inchiostro fresco”
Per i riferimenti
storici di politica cittadina consultare il volume “La fossa nel buio” edito
da DPS – Genova – 1996 conservato presso la Civica biblioteca di Novi
Ligure o presso la Biblioteca Berio di Genova oppure presso la Biblioteca
della
Facoltà di Scienze Politiche di Genova
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