VINCENZO LA CAMERA ANCORA SUL PODIO

Ennesimo titolo italiano ma è stata una grande avventura

Le grandi avventure nascono da grandi sogni e Vincenzo La Camera, mesi fa, ha scelto di misurare sé stesso e di dare il via al grande sogno e alla grande sfida del decathlon con l’obbiettivo dei campionati italiani di specialità che si sono disputati in questo weekend a Campi Bisenzio

Mesi di allenamento, tutta questa prima parte di stagione dedicata a migliorare nelle prove meno frequentate, alcune gare disputate nelle ultime settimane al solo scopo di testare la condizione e l’adattabilità a distanze e concorsi inusuali per il nostro atleta. E poi la trasferta di Firenze e due giornate intensissime che Vincenzo La Camera ci racconta così:

“…la prima giornata del decathlon mi ha visto impegnato in cinque gare: 100mt, lungo, peso, alto, 400mt. Poche gioie nelle prove più “mie” e molte lacrime: nei 100, nel lungo e nell’alto ho fatto buone cose ma nel peso e nel giro di pista ho ottenuto meno di quanto volessi. A sera mi è rimasta la speranza di rifarmi, anche se le gare per me più adatte erano già in archivio. Ma le cose girano in fretta e la seconda giornata del mio decathlon è iniziata nel migliore dei modi. Alle 9 prima gara delle 5 in programma: gli 80 hs, una delle mie gare preferite. Tutto perfetto, partenza, primo ostacolo e poi via di seguito con un ottimo tempo finale e conseguente buon punteggio. Seconda gara il disco: misura non eccelsa ma è il mio personale. Terzo impegno: l’asta. Maledetta lei o meglio pirla io.  In prova, prima di iniziare, quasi riesco a saltare 2 metri: in gara la misura di ingresso è stabilita a 1,50. È una misura da me fatta decine e decine di volte: invece oggi ho combinato un casino, con il risultato di fare tre nulli e zero punti in saccoccia. Inutile raccontare la mia estrema delusione e il morale sotto terra: tutto il lavoro fatto in questi mesi andato a farsi friggere. Però, come nella vita, bisogna andare avanti ed è necessario continuare al meglio le altre prove. Dopo un breve riposo, ritorno in pedana per il giavellotto. La rabbia e la voglia di fare dignitosamente le ultime prove mi spingono ad una misura non eccelsa ma che rappresenta comunque il mio pb. Finalmente alle 16 l’ultima fatica: i 1500. Se fosse servito per il punteggio, li avrei interpretati diversamente perché ero pronto a correrli intorno ai 7′. Invece il risultato era ormai scritto e ho preferito dare una mano ad un mio amico che, per vincere il titolo, doveva correrli in 7′ 15’’. Morale: lui campione italiano della sua categoria e per me comunque un tempo che ha migliorato quello di Borgaretto di poche settimane fa. Fine dello scritto è fine delle forze….”

Il risultato finale del decathlon assegna al nostro atleta 4634 punti: si tratta della settima misura ottenuta in Italia dal 2014 ad oggi per la categoria di appartenenza. Ma la storia, statene certi, non finisce qui….

L’Atletica Novese

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