UNO SPETTACOLO SULL’ATTUALITA’ DI PASOLINI E CARAVAGGIO AD ACQUI TERME
Domenica 27 agosto 2023, è andato in scena al Teatro “Verdi”, in Piazza della Conciliazione, ad Acqui Terme (AL), con il patrocinio e il contributo del Comune di Acqui Terme (AL) la nuova rappresentazione dello spettacolo “Mostri Sacri. Pasolini, Caravaggio Noi” interpretato da Monica Massone, che lo ha scritto e diretto in collaborazione con l’attrice, regista e drammaturga Elena Forlino. Lo spettacolo è prodotto da Quizzy Teatro di Monica Massone
Lo spettacolo, dopo la “prima” presso lo spazio Visioni 47 di Alessandria nel novembre 2022, è oggi in tournée nazionale e recentemente replicato al Festival Strada in Arte di Sarzana e presso Zona Teatro Naviganti a Napoli. Mostri Sacri narra di un’attrice chiamata a confrontarsi con due “classici” come Pasolini e Caravaggio, che s’interroga sul significato dell’espressione “Mostri Sacri” e sull’arte. Un’ attrice, una donna comune, che trova, mediante il lavoro teatrale, attraverso metafore e profonde emozioni, dei forti punti di contatto tra sé e la grandezza dei due uomini.
Mostri Sacri è un viaggio all’interno di una storia d’amore, piccola e apparentemente di poco significato, una narrazione che inizia a metà degli anni Novanta in una città di provincia come Alessandria, dove tutti gli adolescenti come la protagonista si incontrano durante le vasche in Corso Roma, e segue la vita della protagonista nella capitale Roma.
Una storia che ci restituisce tutta la potenza di quanto il sentimento, inteso come elevazione ma anche come violenza e passione, ci trasformi, tutti quanti, in mostri prima e, con un po’ di coraggio, in sacri poi.
La rappresentazione ha alternato la rievocazione di questa apparentemente “periferica” vicenda personale con letture di estratti di Pasolini e della biografia di Caravaggio, nei quali i due artisti o i loro personaggi evocano sentimenti simili a quelli vissuti dai protagonisti della storia.
“Mostri Sacri” è stata anche una rievocazione nostalgica dei non vicini anni Novanta, che oggi appaiono come un’altra era, quando la generazione che oggi viene definita dei “millennial” allora adolescente, viveva ancora in maniera “analogica” le sue amicizie e i suoi amori. Forse una delle ultime a ricordare il mondo prima dei social e dell’uso massivo dei cellulari.
La domanda che ha guidato lo spettacolo è: da qualche parte, esiste un Caravaggio o un Pasolini anche dentro di me? La risposta è arrivata durante il lavoro di costruzione del copione, approcciato con la tecnica del “Dramaturg”, in cui l’attrice raccontava sé stessa, la sua prima storia d’amore e, in seguito, parti autobiografiche che hanno lasciato il segno, mentre la dramaturg componeva, sui racconti veri, una storia che avesse risonanza anche nella letteratura di Pasolini, nonché nella vita e nelle opere di Caravaggio. Ne è nato un lavoro in cui l’attrice, Pasolini e Caravaggio si fondono a creare non più il distacco che ci separa dai grandi della storia, della letteratura, delle arti, ma a sollecitare in ciascuno l’idea che noi, umani, siamo capaci di essere sia mostri, sia sacri. Un inno quindi alla propria autenticità, alla vitalità di essere ed affermare il proprio sé, la ricerca di un posto nel mondo. Ma anche un inno alla cultura, che spesso ci tende una mano nella vita e ci impedisce di affogare, prima di aver lasciato un’impronta decisiva nella nostra o altrui vita.
La musica, di genere pop ed elettronico, ha contribuito a ricreare ambienti, atmosfere e circostanze.
“Mostri Sacri” ha, dunque, la caratteristica di voler avvicinare Caravaggio e Pasolini allo spettatore, mediante il racconto di un amore che lega Monica, la narratrice, ad Andrea, un musicista, sentimento che, dalla prima adolescenza alla prima giovinezza, “compie tutto il suo giro” e contiene in embrione la ragione delle lotte e la premessa delle teorie che caratterizzarono il talento del grande pittore e del grande letterato.
Andrea Macciò