Racconti di Natale e favole sognanti: Patrizia Ferrando ci conduce nelle atmosfere mitteleuropee ottocentesche
Venerdì 15 Dicembre, alle 17.00 la Biblioteca comunale di Serravalle Scrivia (Al)ospiterà un evento che ci riporterà in quel clima ottocentesco, quando i nazionalismi incendiavano il vecchio continente e il mondo, mentre l’Italia era percorsa dai fremiti irredentisti
Nelle belle sale della civica biblioteca serravallese, dedicata all’indimenticabile avvocato Roberto Allegri, la scrittrice e giornalista arquatese, Patrizia Ferrando (nella foto di copertina), ci condurrà in un mondo ormai consegnato alla storia nell’ambito di un evento titolato: “Natale Asburgico. Atmosfere e sensazioni di festa in un racconto dal cuore antico d’Europa”, dove verrà ripercorso un sentiero ricco di racconti natalizi attraverso l’antico cuore mitteleuropeo.
Con la scrittrice ci immergeremo dunque tra villaggi innevati e saloni da ballo, per ascoltare canti celeberrimi o inconsueti, avvertire sentore di dolcezza di biscotti austriaci, caramelle ungheresi per decorare gli alberi, inebrianti tazze fumanti presso camini alpini o praghesi.
Questo infatti è in sintesi il contenuto dell’evento con la guida della Ferrando, che ci riporta indietro ad un tempo quando l’Europa era nelle mani delle case regnanti, anche se il loro potere politico, l’Ancien Régime, era ormai irrimediabilmente messo in forse dal vento mai sopito della Rivoluzione francese.
La scrittrice sarà impegnata anche martedì 19 dicembre alle 17.00 sempre presso la biblioteca di Serravalle Scrivia in un altro evento, dove leggerà e interpreterà la raccolta di favole “Fantasie” di Richard Von Volkmann, favole nate come reazione di bellezza alla feroce quanto sanguinosa Guerra Franco Prussiana* (1870 – 1871) e a questo proposito la Ferrando ci ha dichiarato: “Alla sera, in guerra, Volkmann scriveva storie della quotidianità, fuori dagli orrori di un conflitto ai quali lui assisteva costantemente come possibilità di un diverso destino, dove sognare poteva portare ad un futuro migliore”.
Fausto Cavo