I ritratti degli Scarampi provenienti dal castello di Camino. L’arte del ritratto.

Alessandria: in mostra a Palatium Vetus il ciclo di ritratti della famiglia Scarampi di Pietro Francesco Guala provenienti dal castello di Camino

Fino al 29 settembre 2024 il Palatium Vetus di Alessandria ospita un’interessante mostra dedicata al pittore Pietro Francesco Guala (1698-1757) dal titolo: I ritratti degli Scarampi provenienti dal castello di Camino. L’arte del ritratto.

La mostra ricostruisce nello spazio mostre di Palatium Vetus il ciclo di 23 ritratti di esponenti della famiglia Scarampi, realizzato dal pittore casalese Pietro Francesco Guala (Casale Monferrato 1698 – Milano 1757), per il salone principale del castello di Camino.

Un’occasione per ammirare ritratti mai esposti al pubblico essendo stati commissionati da un privato, il marchese Paolo Scarampi, per la sua dimora privata, il castello di Camino.

Un capolavoro “ritrovato” sia dal punto di vista artistico per la completezza del ciclo pittorico, sia dal punto di vista storico per le vicende che lo hanno caratterizzato.

Nel corso di avvicendamenti proprietari del castello di Camino, 15 dei 23 ritratti erano stati sostituiti da riproduzioni fotografiche. Sul ciclo pittorico del Guala esisteva un vincolo di pertinenza all’immobile, in quanto i ritratti erano stati commissionati per uno spazio specifico per motivi di celebrazione dinastica e inseriti dentro cornici di stucco nel salone di aspetto barocco del palazzo, di origini medioevale, ma ampiamente rimaneggiato dal punto di vista architettonico dalla famiglia degli Scarampi che ne è stata proprietaria fino agli anni cinquanta del secolo scorso, quando i grandi quadri del Guala erano ancora nella loro sede originaria. Le opere, ritrovate grazie al Nucleo Tutela Carabinieri di Torino, sono state restaurate a cura della competente Soprintendenza e al termine della mostra saranno ricollocate nel salone del castello.

Il committente è stato appunto con tutta probabilità il Marchese Paolo Scarampi, alla sua scomparsa gli eredi si occuparono di curare il completamento del ciclo.

I ritratti realizzati dal Guala riguardano ventitrè esponenti della nobile famiglia di origine astigiana, che a partire dal Trecento acquisirono numerose signorie nel Piemonte Meridionale e nel Marchesato del Monferrato. Tre i rami principali della famiglia: quello degli Scarampi di Cairo Montenotte, Cortemilia e Montaldo, quelli di Canelli e il ramo monferrino di Camino. I ritratti riguardano numerosi esponenti della famiglia tra il XIV e il XVII sec. Una curiosità che possiamo scoprire in mostra è che, con una commissione che riguardava il periodo così lungo, non sempre il Guala ha potuto utilizzare come modelli le persone ritratte, sostituendole in alcuni casi con dei loro familiari, o con parenti e amici. Il ciclo è stato realizzato tra il 1739 e il 1748.

La prima citazione della Galleria degli Scarampi del Castello di Camino si deve allo storico dell’arte Roberto Carità nel 1949.

L’importante ciclo del Guala è stato poi studiato anche da Ugo, Silvia e Sergio Martinotti e da Giovanni Testori.

In mostra ci sono sia i dipinti sottoposti a un accurato restauro che alcuni, otto per la precisione, sui quali si sta lavorando per riportarli all’antico splendore. La mostra è un’occasione per conoscere uno dei più importanti maestri piemontesi dell’arte del ritratto e per approfondire la logica delle committenze all’epoca e del rapporto tra committenti e artisti.

La mostra è anche un’occasione per approfondire la situazione storico-politica dell’alessandrino e del Monferrato nel Settecento.

A Palatium Vetus è presente anche una collezione permanente dove è possibile ammirare opere di importanti artisti del otto/novecento alessandrino come Morbelli, Migliara, Morando e altri autori dello stesso periodo, e una quadreria al piano superiore. Quest’ultima accessibile con visite guidate, che offrono la possibilità di ammirare alcune architetture dell’antico Broletto, che fu per secoli il palazzo del governo della città.

L’autore: Piero Francesco Guala

Piero Francesco Guala (Casale Monferrato 1698- Milano 1757) è stato un ritrattista particolarmente ambito da nobili e notabili per i suoi ritratti caratterizzati da uno stile realistico nella rappresentazione delle fisionomie e dei panneggi, e la ritrattistica è considerata dai critici di oggi l’apice della sua carriera. Opere di Guala sono presenti in tutto il Piemonte, dalla corposa galleria delle sue opere nel Museo Civico di Casale Monferrato al Santuario di Valinotto a Carignano affrescato con Bernardo Vittone, dal “Miracolo della Sorgente di San Guglielmo” nel Duomo di Vercelli a numerose testimonianze artistiche nei centri minori del Monferrato. Due nuove opere di Guala da alcune settimane sono state acquisite anche per la quadreria permanente di Palatium Vetus, che ospita un altro capolavoro recuperato: l’Assunzione del Crivelli.

Nella sua opera è possibile identificare una forte componente stilistica ligure, ma anche un’influenza lombarda, determinata dai numerosi scambi culturali tra il Piemonte e le regioni limitrofe, che in quel tempo, come documentato anche dalla mostra Alessandria Preziosa, dominavano politicamente i territori che poi sono diventati parte del Regno Sabaudo e poi della regione Piemonte.

La mostra è curata da Claudio Bertolotto, Mariateresa Cairo, Roberto Livraghi e Liliana Rey Varela ed è visitabile il sabato, la domenica o in occasione di aperture straordinarie dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito.

Andrea Macciò

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