Ponte Morandi: ci sono ancora 43 morti che chiedono giustizia, ed è già iniziato il balletto dello scarica barile!!!!

Oggi su “La Stampa” (domenica 15 settembre 2019) a pag. 7 c’è un articolo titolato: “I Benetton: basta garantismo. Primi dubbi sugli alti dirigenti”.

Nell’articolo in questione, con molto tatto Marco Menduni, che firma il pezzo, ci presenta una famiglia, quella dei Benetton, assalita e tormentata dai dubbi, sull’onda dei quali inizia ad interrogarsi sui suoi manager.

Accidenti se ce ne ha messo la famiglia Benetton a capirla. Hanno compreso quello che noi gente tapina l’avevamo, non solo intuito, ma documentato già da un bel pezzo, come si vede nei filmati che vi riproponiamo qui sotto e già messi in rete sin dallo scorso anno.

Ovvero i Benetton hanno finalmente percepito quello che noi già da tempo andiamo dicendo, anche se non siamo manager, ma solamente poveri cristi, gli ultimi degli ultimi, quelli che insomma, in questa repubblica ormai ridotta ad una monarchia di tipo feudale, non contiamo più nulla.

Nemmeno con il voto che ormai ci viene negato mentre i nuovi Signori se ne stanno asserragliati nei loro palazzi, dopo essersi impossessati di quello che un tempo era roba nostra, roba dello Stato, quando ancora esisteva la Repubblica Italiana.

In pratica dall’articolo di Menduni traspare l’immagine di una famiglia piena di dubbi, che si sente tradita dai suoi manager nei quali riponeva la più grande fiducia e ai quali praticamente aveva dato carta bianca per gestire la “sua” rete auto stradale.

Come mai di questo i Benetton non ne hanno parlato durante la loro tradizionale grigliata di ferragosto che hanno consumato, a famiglia riunita, proprio il giorno dopo del crollo Morandi?

Eppure, tra una portata e l’altra, ne avrebbero avuto tutto il tempo, anche se al party c’erano più di novanta invitati, come si legge su “Affari italiani.it” del 18 agosto 2018 in un articolo a firma di Marco Zonetti titolato “Crollo Genova, Benetton: festa e grigliata a Cortina il giorno dopo la strage”.

Personalmente, da “meschinetto” quale sono, o meglio, da suddito di questa nuova monarchia assoluta, credo che stiamo assistendo all’inizio del solito balletto di scambio di responsabilità, dove alla fine sbatteranno in galera il primo geometra che cadrà a tiro. Magari uno che volevano licenziare e che ora capita a fagiolo per dire “Arrestatelo, è lui il colpevole!!!!”.

Se io fossi il Procuratore della Repubblica di Genova, ai Benetton applicherei il cosiddetto “Modello Lega”, attuato tra l’altro dalla stessa Procura.

Ovvero, così come alla Lega è stato posto sotto sequestro tutto il suo patrimonio ammontante a 49 milioni di Euro a fronte di una malversazione di 600 mila Euro e ad un investimento di due milioni di Euro non ritenuto congruo ai dettami del finanziamento pubblico ai partiti, così ai Benetton la Procura dovrebbe sequestrare l’intero patrimonio sul quale un domani avvalersene in sede penale e civile.

Se è stato fatto per la Lega, dove in ballo vi erano solo soldi, perché cosa analoga non viene fatta per i Benetton dove oltre che ai soldi e alla sicurezza di milioni di cittadini, pardon sudditi, vi sono anche 43 morti che chiedono giustizia?

Gian Battista Cassulo .

Dicono che non sapevano? Guardate un po’ questi filmati.

Non parlano forse sin troppo chiaro?

  1. I Piloni della A/26 in località Ciutti tra Rossiglione e Ovada – 27 ottobre 2018
I Piloni della A/26 in località Ciutti

I PILONI DELLA A/26 IN LOCALITA' CIUTTI TRA ROSSIGLIONE E OVADAGrossi cilindri con evidenti lesioni e la gabbia dei tondini di ferro che fa spinge via il cemento. I lavori a suo tempo sono stati fatti a regola d'arte? Occorre oggi intervenire? La parola ai responsabili di questo tratto autostradale e a chi ne è proprietario. Una volta era lo Stato, oggi chi è?Gian Battista Cassulo

Pubblicato da L'inchiostro fresco La voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo su Sabato 27 ottobre 2018
  • I giganti con i piedi di argilla atto primo – 27 ottobre 2018
I giganti con i piedi di argilla

I GIGANTI CON I PIEDI DI ARGILLAIeri, sabato 27 ottobre 2018, vi ho fatto vedere i piloni della A/26 in località strada Ciutti tra Rossiglione (Ge) e Ovada (Al) lato monte.Oggi vi faccio vedere, sempre nella stessa località, i piloni della A/26 lato valle, e precisamente quelli che stanno con i plinti di foindazione proprio nel bel mezzo dello Stura.Guardate un po' in che condizioni stanno!!!La gabbia dell'armatura in ferro alla loro base è completamente scoperta e sta arruginendo. Tra l'altro lì, quando il livello dell'acqua si alza il ferro va a bagno e allora altro che umidità e salino!!!!Ma la manutenzione la fanno? C'è qualcuno che si preoccupa di queste cose?Come le vedo io che sono meno di nulla, non le vedono anche chi di dovere dovrebbe essere preposto alla sicurezza della gente?Dormiranno sonni tranquilli i proprietari di queste infrastrutture e i loro dirigenti (è brutto dire la parola "proprietari" per queste strutture che invece dovrebbero essere di proprietà comune)?Come vi ho fatto vedere anche nel precedente filmato, anche qui il cemento, oltre che alle armature scoprte, si sta lesionando. E allora?Qalcuno potrebbe dire: "Ma insomma non andate a cercare il pelo nell'uovo. Questi pilasti sono talmente spessi che prima di fantumarsi ce ne vuole!!!!".E no, cari amici questi pilasti non sono pieni come potrebbe sembrare, ma sono cilindri vuoti, come già vi ho fatto vedere prima scostando una porticina già aperta alla loro base e tana di animali. Questi pilastri sono dei cilindri vuoti e quindi, con le loro armature così scoperte come lo sono adesso, soprattutto alla loro base, potremmo compararli a dei giganti con i piedi di argilla!!!!!Gian Battista Cassulo

Pubblicato da L'inchiostro fresco La voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo su Domenica 28 ottobre 2018
  • I giganti con i piedi di argilla atto secondo – 18 febbraio 2019

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