Ad Asti in mostra la meraviglia dei paesaggi di Langhe, Roero e Monferrato nelle immagini di Enzo Massa, Carlo Avataneo ed Enzo Isaia
Enzo Isaia – Un infernot del Monferrato
La mostra fotografica “La Meraviglia UNESCO di Langhe Roero e Monferrato” celebra il Decennale della nomina a Patrimonio Unesco deiPaesaggi Vitivinicoli del Piemonte, presentando le immagini di Enzo Massa, Carlo Avataneo ed Enzo Isaia.
LE FOTOGRAFIE, STAMPATE SU CARTA COTONE, RAPPRESENTANO L’ESSENZA DEI TERRITORI DI LANGHE, ROERO E MONFERRATO
Ad Asti, presso la sala a piano terra di Palazzo Mazzetti, sono esposte al pubblico 60 suggestive immagini firmate dai tre fotografi chiamati a immortalare la vera essenza di questi luoghi meravigliosi.
Le immagini sono tutti paesaggi che esaltano la particolarità di questa porzione del territorio piemontese, diviso tra le provincie di Alessandria, Asti e Cuneo, e l’alchimia unica che si è creata tra la natura e l’impronta rispettosa dell’attività vitivinicola umana, che ha realizzato con le geometrie delle vigne trame che talora sembrano simili a quadri astratti. La natura “selvaggia” dei fiori, dei papaveri, delle gemme, la natura “disegnata” dall’uomo nelle trame della vite e le magnifiche architetture di castelli, palazzi e borghi medioevali sono immortalate in immagini di grandissima qualità e frutto di una lunga ricerca della luce giusta.
A proposito di queste zone di parla di “paesaggio culturale” per la perfetta armonia che si è creata tra natura e attività umana, e che sicuramente caratterizza il Piemonte meridionale rispetto ad altre zone del Nordovest dove l’antropizzazione è stata maggiormente improntata allo sviluppo industriale e urbanistico, spesso snaturando i territori originali.
Tre i fotografi in mostra: Enzo Massa, albese che si è occupato di fotografare i paesaggi delle Langhe e che si è concentrato in maniera specifica sui vigneti, non solo fotografando paesaggi, ma anche particolari delle tecniche di potatura e della natura stessa. Le foto di Massa valorizzano il paesaggio delle Langhe, con i suoi borghi medioevali e lo sfondo delle Alpi e del Monviso che sembrano incombere sulla collina. Interessante anche la galleria di ritratti dedicata alla “gente della vigna”.
Carlo Avataneo, ex insegnante, giornalista pubblicista e fotografo, ha fotografato la zona del Roero. Da sempre la sua ricerca fotografica è incentrata sulla valorizzazione del paesaggio del Piemonte. Particolarmente suggestive le sue immagini del Tanaro e delle viti innevate.
Enzo Isaia, al quale era stata dedicata una personale lo scorso anno, è friulano di origine, e ha lavorato in diversi settori della fotografia. Nella mostra astigiana indaga gli effetti ottici creati dalla luce e dalle diverse condizioni atmosferiche sul paesaggio.
Il paesaggio vitivinicolo ha modellato anche alcune aree dell’Oltregiogo: è il caso delle “colline del Gavi” tra la Valle Scrivia e la Val Lemme, meno estese delle aree diventate patrimonio Unesco, ma non meno suggestive.
Andrea Macciò