AD OVADA: “SCONFINAMENTI”, AUTORI IN CAMPO

Cari Lettori sia pure con molto anticipo vi presento una iniziativa molto interessante e già collaudata che vedrà l’Ovadese, e quindi l’Oltregiogo, al centro di un evento che sposerà due culture: quella letteraria con quella vitivinicola. La coltivazione della vite e la produzione del vino sono infatti elementi fondamentali della cultura contadina, dove l’amore per la terra si confonde con la cura dell’ambiente. All’Enoteca regionale di Ovada il connubio tra queste due culture è ormai di casa e l’appuntamento del 2024 è stato fissato ad ottobre e il perché lo potrete leggere qui di seguito!!! Marta Calcagno

Anticipate tutte le novità della quinta edizione Giunta alla quinta edizione, la rassegna culturale “Sconfinamenti”, organizzata dall’Enoteca regionale di Ovada e del Monferrato grazie alla disponibilità e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, si rinnova profondamente.

La manifestazione è stata spostata in autunno, momento in cui l’Ovadese ha un fascino tutto particolare. Il rinnovamento però non è solo nella collocazione stagionale. Spiega la direttrice artistica Raffaella Romagnolo: “Sconfinamenti è sempre stata l’occasione per portare nel nostro territorio autori e storie. Perché non provare a rovesciare la prospettiva? L’Ovadese ha grandi potenzialità e pensiamo che questa sia una buona occasione per far conoscere agli ospiti le sue caratteristiche. Così, all’idea originaria della rassegna, abbiamo unito quest’anno quella della residenza d’artista”.

E a tale proposito il presidente dell’Enoteca Mario Arosio ha dichiarato: “L’importante riconoscimento ottenuto dal centro zona Ovada, Città Europea del Vino 2024, ha spinto il CdA dell’Enoteca a ripensare l’importante appuntamento culturale collocandolo mettendo il nostro territorio al centro del progetto, con l’obiettivo di renderlo sempre più attrattivo”.

Dal 2 al 4 ottobre quattro scrittori soggiorneranno quindi nell’Ovadese e durante la giornata saranno coinvolti in un ricco programma di appuntamenti finalizzati a far conoscere luoghi significativi e produzioni locali, con visite guidate nei comuni dell’Ovadese, degustazioni, passeggiate. Nel tardo pomeriggio e in serata è prevista invece la parte “pubblica” della manifestazione, con la presentazione dei loro libri, anche nella forma particolarmente coinvolgente della “cena con l’autore” e

della lettura scenica.

Durante la residenza, gli scrittori cominceranno inoltre a lavorare su un racconto ispirato a questa particolare esperienza e alle specificità del Monferrato ovadese. I testi saranno poi raccolti in un volume, con l’obiettivo di restituire al lettore sguardi

originali sulla realtà che abbiamo sott’occhio tutti i giorni e di cui spesso non sappiamo scorgere potenzialità e sviluppi.

PARTECIPERANNO ALL’EDIZIONE 2024 DI SCONFINAMENTI:

Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara. Per Mondadori ha pubblicato La Locanda dell’Ultima Solitudine, finalista al premio Bancarella, L’Atlante dell’Invisibile, Nella balena, La mossa del matto. L’Iliade di Bobby Fischer – vincitore del premio Segafredo Zanetti e del concorso letterarioCONI – e L’invenzione di Eva. Vita scordata di Hedy Lamarr, la diva geniale. Con ilsuo primo libro per ragazzi, Scacco matto tra le stelle, nel 2021 ha vinto il PremioStrega Ragazze e Ragazzi.

Franco Faggiani. Non più vette da raggiungere ma sentieri da percorrere e boschi da attraversare. È ormai questa la filosofia che lega Franco Faggiani, romano di nascita e milanese d’adozione, alla montagna, protagonista e non solo semplice scenario nei suoi libri. Da una dozzina d’anni scrittore a tempo pieno – i suoi romanzi sono pubblicati anche all’estero – ha alle spalle mezzo secolo di giornalismo da free lance, in diversi paesi del mondo. Di recente ha ripreso a collaborare con le riviste del Cai e del Touring Club Italiano. Nel suo carnet da autore ci sono testi per libri fotografici, guide sui cammini, resoconti di viaggi, manualetti sulla corsa e sull’enogastronomia, biografie, racconti. E poi dieci romanzi, sei dei quali pubblicati con Fazi Editore. L’ultimo nato è Basta un filo di vento (2024), ambientato tra le colline dell’Oltrepò. Con La compagnia del gelso (Aboca Edizioni) è finalista al premio Campiello Natura 2024.

Gian Marco Griffi è nato nel dicembre del 1976, è cresciuto a Montemagno, in Monferrato, e vive ad Asti; lavora in un circolo di golf (il golf club Margara di Fubine Monferrato) e scrive storie. Suoi racconti e brani sono usciti su numerose riviste letterarie e su svariati quotidiani (“Repubblica”, “Domani”, “Finzioni”, “La Stampa”, ecc.). Ha pubblicato i racconti di Più segreti degli angeli sono i suicidi (Bookabook, 2017), Inciampi (Arkadia, 2019). Il romanzo Ferrovie del Messico (Laurana, 2022, tradotto in francese per Gallimard, di prossima traduzione in tedesco, catalano e ceco), ha vinto numerosi premi letterari (tra i quali il Premio Mastercard Letteratura, il Premio Mario La Cava, il Premio Zeno, il Premio Salgari di letteratura avventurosa); è stato “Libro dell’anno” 2022 per il programma Fahrenheit di Rai Radio 3, ed è entrato nella dozzina finalista del Premio Strega.

Piera Ventre è nata a Napoli e vive a lavora a Livorno. Palazzokimbo (Neri Pozza, 2016) è stato finalista alla seconda edizione del Premio Neri Pozza e ha vinto il Premio Pavoncella. Sette opere di misericordia (Neri Pozza, 2020), selezionato per il Premio Strega 2020 e vincitore del Premio Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante. Le stanze del tempo (Neri Pozza, 2021), finalista al Premio I Fiori Blu, al Premio Settembrini e al Premio Letterario Chianti.

Marta Calcagno

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