FA BALÀ E-E CRISTE

I portatori dei crocifissi sanno sempre dare spettacolo e uniscono la grazia alla fatica

C’è una processione in corso, i portatori dei crocifissi sono all’avanguardia del corteo. Ad un certo punto, di solito giunti alla destinazione finale, il crocifisso viene mosso a tempo di musica, girando intorno al punto di arrivo.

Questo è il fare ballare il Cristo (Fa balà e-e Criste, in dialetto locale), usanza nata nelle casacce (confraternite) di Genova, arrivata nelle terre dell’Oltregiogo al seguito dei soldati della Repubblica e poi accettata dalle confraternite locali.

Dietro alla tradizione, un misto di ragioni, religiose e terrene

Per cominciare, la danza ha un ruolo importante nel cristianesimo. Il danzare è comunicare con Dio, con gesti, parole e suoni. Si danza per diversi motivi, in primis per concretizzare la gioia.

Miriam, sorella di Mosè, guida la danza delle donne ebraiche, che con il canto ed il suono dei timpani onoravano la liberazione del loro popolo dall’Egitto (Es 15,20). Danze e musica accoglievano anche gli eserciti israeliti dopo le battaglie vittoriose coi pagani (Gdc 11,34).

Nella parabola del figliol prodigo, il ritorno del figlio lontano viene esaltato da musiche e danze (Lc 15,25). Inoltre, secondo il costume ligure, la Croce esposta ha sempre un significato di risurrezione e gioia. Quando viene esposta, non solo durante la settimana di Pasqua, è un momento di festa, che, nel solco di una scelta millenaria, viene impreziosito da musica e danze.

Una festa che, come per gli antichi Ebrei, ha anche il sapore dell’onore militare. Durante le Crociate, Gesù in croce veniva portato in battaglia con il volto rivolto verso i soldati liguri. In questo modo, i musulmani non potevano oltraggiare il suo volto, rivolto così verso i suoi fedeli in armi, per ispirare forza e coraggio.

Una concessione pontificia aveva permesso tale usanza anche in tempo di pace: le casacce liguri e le loro sorelle dell’Oltregiogo percorrevano la processione con il Crocifisso con la faccia volta verso i fedeli in cammino.

Vi era poi (specialmente nel passato) la necessità di raccogliere fondi.

Tra gli scopi delle confraternite, lo svolgere delle Opere di misericordia spirituali e corporali. Azioni come il seppellimento dei morti abbandonati ed il sostegno dei viaggiatori poveri richiedevano un flusso costante di denaro. Far ballare il Cristo durante la processione era così un modo per calamitare l’attenzione e la generosità dei finanziatori.

Infine, far ballare il crocifisso è un momento di sfida ed abilità personale. Il Cristo è un pezzo unico, impreziosito da fregi ed abbellimenti particolari: un test per la forza e la capacità del portatore, o cristezzante. Mesi di allenamento sfociano nella danza. Il crocifisso viene portato a passo di musica durante tutta la processione e, alla fine, compie uno o più giri a ritmo di musica attorno alla meta del percorso.

Ogni portatore ha la sua croce, con la dimensione che tiene conto di formazione e capacità fisiche: tutte le confraternite hanno almeno una croce più piccola, destinata ai novizi. Il cristezzante si mette alla prova, facendo danzare il crocifisso, passandolo poi ai colleghi quando è stanco, in un mix di orgoglio personale e spirito di corpo. In questo modo, gli anziani tutelavano i valori profondi della confraternita, mentre i giovani esprimevano personalità e voglia di emergere. Tanto era il rispetto dato a queste figure, specie nel passato, l’esibizione particolarmente capace di un cristezzante poteva essere premiata con un lavoro di prestigio o l’attenzione di qualche ragazza.

Matteo Clerici

NOTA: tutte le immagini dell’articolo sono prese dal sito dell’Associazione Chieketè (chiekete.eu), che ringraziamo per la cortese disponibilità

Figura 1: Cristezzanti della Confraternita di  S. Maria in Portico Oratorio di S. Antonio Abate di Voltaggio ( chiekete.eu)

Figura 2: Il crocifisso della confraternita dei Rossi di Serravalle Scrivia in processione (chiekete.eu/Gianluca Guglielmero)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *