Una bella iniziativa che, nella ricorrenza delle festività natalizie, unisce storia e tradizione
Sabato 14 e domenica 15 dicembre 2024 il FAI Gruppo di Ovada (Delegazione di Alessandria) organizza nel centro medioevale di Cremolino (Al) le passeggiate nel borgo con visita guidata ai presepi storici esposti nell’ex convento dei Padri Carmelitani.
Partendo dalla centrale piazza Vittorio Emanuele II, comodamente raggiungibile dagli ampi parcheggi esterni, alle ore 11, 12, 15 e 16 i Volontari FAI accompagneranno i visitatori lungo le anguste stradine del borgo medievale che ancora oggi evocano storie di tempi antichi, suggestioni di epoche lontane dove la vita scorreva tra le mura fortificate sotto l’ombra di torri secolari.
Il clou della visita all’interno dell’ex convento dei Padri Carmelitani: la mostra dei presepi storici. Le antiche statuette di pregiata fattura ambientate in una minuziosa ricostruzione dei luoghi e dei tempi della Natività sono una vera e propria espressione artistica; per secoli la simbologia del presepe ha ammaliato la fantasia di pittori e scultori grazie ai quali il presepe, oggi come ieri, si pone nel periodo natalizio al centro dell’attenzione, sotto i riflettori di chiese, musei ed esposizioni mirate.
La ricostruzione del borgo antico è opera di Gianni Priarone e Luigi Torrielli che hanno meticolosamente curato tutti gli allestimenti e le scenografie grazie alle quali i visitatori potranno immergersi nelle magiche atmosfere dell’epoca. Le statuine che si trovano nel presepe avente come sfondo il borgo di Cremolino indossano vestiti confezionati a mano ispirati alla moda del 1400.
I presepi storici provengono dall’abbazia di Vezzolano (Albugnano, provincia di Asti), da San Rocco di Costa di Ovada, e delle Madri Pie di Ovada (presepe Fontanini).
In particolare, dal presepe di San Rocco provengono: lo sfondo ad opera del pittore Ovadese Franco Resecco (1960); la capanna con la Natività (1909), i Magi e le altre statuine in terra cruda della Caiella realizzate da Vincenzo Grillo e G.B. Barisione su ispirazione della famiglia Brilla, scultori in Savona.
Contestualmente all’esposizione dei presepi storici Cremolino si vivacizza e diventa “un Borgo da presepe” a 360°: sempre nelle giornate di sabato 14 e domenica 15, dalle ore 10 alle ore 17, i mercatini di Natale, con la proposta di prodotti tipici ed eccellenze del territorio animeranno la vita dell’antico borgo.
Tutto sarà illuminato a festa compreso il pregevole campanile della Chiesa di Nostra Signora del Carmine la cui costruzione iniziale risale al 1616 e la successiva aggiunta al 1870. Da segnalare infine, domenica 15, a partire dalle ore 14.30, il concerto “Aspettando Natale” con Madhura e Pamela.
Tutte le iniziative sono state curate dal Comune, dalla Pro Loco e dalla Parrocchia.
Davide Pietro Boretti
CREMOLINO IN PILLOLE
Alcuni studiosi fanno risalire le origini del luogo alla presenza di tribù celtiche e, successivamente, dei Liguri Stazzielli, poi sottomessi dai Romani. Da qui l’antico toponimo Curte Maurina (Corte dei Mori), evolutosi in Cremenium o Cremenna, prima denominazione documentata nel diploma dell’imperatore Ottone II del 976 d.C. Allo stesso periodo storico è da attribuire la prima fortificazione, a difesa delle frequenti scorrerie di Unni e soprattutto Saraceni dalle vicine Liguria e Provenza, successivamente ampliata in più occasioni per sfruttare al meglio la posizione dominante e l’ampia visuale sulle colline circostanti. Da sempre nel Marchesato del Monferrato, Cormorinum fu costante oggetto di mire espansionistiche e dal 1708 divenne parte del Ducato di Savoia. Il borgo attuale è sostanzialmente invariato da secoli, sovrastato dal maestoso castello di architettura ghibellina, punto di vista straordinario dal quale è possibile osservare ben 14 dei 28 castelli presenti nel territorio.
IL CONVENTO DEI CARMELITANI
L’antico convento dei Carmelitani venne costruito dal 1440 in onore di San Benedetto come dimora dei Padri Carmelitani. Attorno alla prima decade del ‘700, nel convento studiò il giovane Paolo Daneo, futuro San Paolo della Croce, illustre fondatore della congregazione dei Passionisti, celebrato ogni anno il 16 ottobre come Patrono di Ovada. Nel 1806 i Padri Carmelitani furono allontanati da Cremolino in seguito ai decreti napoleonici che portarono ad una drastica riduzione del numero dei conventi presenti soprattutto nell’area ligure e piemontese. Dopo essere stato un rinomato centro di studi teologici, oggi ospita prevalentemente iniziative culturali.
IL PRESEPE STORICO-ARTISTICO DI SAN ROCCO
Il presepe viene allestito dal 1899 nella chiesetta campestre di san Rocco per una superficie di 45 metri quadrati. Le statue, come la maggior parte delle case, furono eseguite tra il 1898 e il 1905 da Don Vincenzo Grillo e da G.B. Barisione in terra cruda della zona della Caiella in collaborazione con gli scultori Brilla di Savona. La capanna di Gesù Bambino è la medesima che venne utilizzata nel 1898. Il fondale del 1960 è opera del pittore ovadese Franco Resecco. Il presepe fu allestito dalla famiglia Barisione fino al 2008; sospesa la bella tradizione a causa dei lavori di ristrutturazione della chiesetta, il presepe è stato di nuovo allestito per opera di un gruppo di volontari dal 2016; dopo gli anni di chiusura dovuti alla pandemia, si riprende dal 2022 con rinnovato splendore fino all’edizione 2023e 2024.
Il presepe di san Rocco è stato esposto anche nell’Oratorio dell’Annunziata in Ovada e nella mostra dei presepi alla Badia di Tiglieto: grazie agli amici di Cremolino alcuni esemplari sono esposti nella presente mostra dei presepi storici durante le feste natalizie 2024/2025.
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