Sabato 5 ottobre, presso le Cantine Volpi di Tortona, un pubblico numeroso, composto dal Sindaco e dalle autorità, da giornalisti, da fornitori e da dipendenti dell’azienda, ha assistito all’inaugurazione del nuovo impianto di vinificazione. Si tratta di un investimento che permette alle Cantine di concentrare nella sola sede di Tortona tutti i passaggi della produzione vinicola.
Dopo i ringraziamenti di Carlo Volpi, guida delle Cantine, è intervenuto il Sindaco Federico Chiodi a portare i saluti delle autorità. “Si tratta di un grande passo avanti per un’azienda nata più di 100 anni fa, che rientra a pieno titolo fra le eccellenze del tortonese.” spiega il sindaco, “L’azienda porta l’esempio significativo di un progetto che ha saputo, con una rara costanza, crescere e dare molto al territorio, guardando all’innovazione ma anche alla tradizione famigliare.”
Tramite un dibattito, moderato dal giornalista economico Enrico Sozzetti, Carlo Volpi ha illustrato i passaggi e le modalità dell’investimento. “Il progetto, fortemente voluto, ha interessato non solo il grande impianto che vediamo, ma tutta la rete impiantistica al suo servizio, in un’ottica di sostenibilità. Il risultato ottenuto è un impianto totalmente automatizzato, che si occupa di scarico dell’uva, pigiatura, eliminazione dei raspi. Ad ogni passaggio l’uva viene refrigerata, per mantenerne costante la temperatura e non modificarne le caratteristiche fisiche. Ogni serbatoio può contenere fino a 300 quintali di uva, ma siamo noi ad adattare la quantità da lavorare in base alle nostre esigenze. I veri risparmi saranno dal punto di vista ambientale: grazie al nuovo impianto non ci saranno sprechi di acqua, in quanto la refrigerazione è attuata tramite azoto, di energia e di carburante, prima usato per i continui spostamenti fra Tortona e Viguzzolo.”
Sozzetti mette in luce la centralità dell’azienda per fatturazione, investimenti e produzione.
Ha fatto seguito la benedizione di Don Pietro Sacchi e il taglio del nastro alla presenza dell’intera famiglia Volpi, che ha mostrato grande commozione nel vedere i risultati di un progetto così importante, a conferma della centralità del valore della famiglia in un’azienda ormai rivolta a un mercato mondiale.
Prima di concludere la mattinata con la dimostrazione pratica del funzionamento dell’impianto di vinificazione e con un assaggio delle specialità del territorio, Carlo Volpi risponde così ai molti elogi ricevuti: “Cantine Volpi non vuole essere un’azienda modello. È al contrario un’azienda fiera dei risultati ma soprattutto consapevole della strada da fare e dei molti nuovi obiettivi da raggiungere.”
Anna Pernecco
Le Cantine Volpi: origini e progetti
L’inaugurazione del nuovo impianto di vinificazione delle Cantine Volpi è stata un’occasione per ripercorrere le tappe salienti di questa eccellenza tortonese e per parlare del presente e del futuro dell’azienda.
È Carlo Volpi, a capo dell’azienda, a raccontarla. “Le Cantine Volpi nascono nel 1914, quando sono solo una trattoria. Tinaia e torchio arrivano nel 1922 ed è l’inizio della nostra storia.”
Nel 1957 la famiglia Volpi costruisce una Cantina a Viguzzolo e nel 1962 a Tortona. “Con gli anni entrambi i poli si sono espansi, si sono raggiunti grandi numeri e si è sentita la necessità di unire i due centri.” prosegue Carlo Volpi.
Oggi la cantina tortonese continua a mostrare funzionalità e attenzione: la costruzione in cemento è stata mantenuta, perché capace di proteggere dalla luce, dalle vibrazioni e dall’aria, che potrebbero compromettere la qualità dei vini. All’interno le botti sono in legno francese.
Oggi l’azienda commercia in ben 35 nazioni del mondo, fra cui le più importanti sono USA, Svezia, Giappone, Olanda, Svizzera e Cina. Ogni mercato ha esigenze proprie ed è importante sapersi adattare.
Le difficoltà spesso derivano da variabili indipendenti dall’azienda: “I primi problemi di un’attività così lanciata sul piano internazionale derivano dalla politica. Non possiamo sapere quali saranno le regole imposte domani dai potenti del mondo, né quali cambiamenti ci interesseranno. Oggi ci preoccupa la Brexit, domani potrà essere una manovra di Trump. Dobbiamo essere pronti a tutto e adattarci al mercato che cambia” spiega Carlo Volpi. “La concorrenza è molto forte” prosegue, “ed è difficile spiegare ai consumatori una realtà come la nostra, a metà strada fra la vasta produzione e il piccolo produttore. Per raccontarsi bisogna puntare sulla qualità certificata e sul made in Italy, continuando ad investire in questo Paese.”
Cantine Volpi sa e ha saputo raccontarsi negli anni, anche grazie ai molti progetti che la vedono attiva sul territorio. Si rivolge soprattutto ai bambini e ai giovani, tramite attività didattiche su diversi livelli, corsi di formazione e stage.
Da segnalare, inoltre, la presenza della Cascina La Zerba di Volpedo, proprietà delle Cantine Volpi, alla manifestazione Bottiglie Aperte, che si è tenuta domenica 6 e lunedì 7 ottobre 2019.
Qui è stato possibile degustare le grandi eccellenze della cantina: la Barbera, il Timorasso e il Cortese Frizzante.
Reportage e foto a cura di Anna Pernecco