Nei giorni 1, 2 e 3 marzo le Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR) hanno ospitato il consueto Salone del Vino riservato agli operatori Piemontesi. Giunto alla Terza Edizione, l’appuntamento è diventato un evento fondamentale nel calendario regionale poiché dedicato espressamente alla tradizione e all’innovazione vitivinicola piemontese. Tra i 500 produttori presenti, il Consorzio Ovada Docg e 8 produttori del territorio hanno rappresentato al meglio le peculiarità del variegato territorio Ovadese, dove la biodiversità dominante, l’intreccio con i prodotti gastronomici peculiari di questa terra di confine e la crescente cultura ricettiva stanno sedimentando un connubio eno-gastronomico in grado di attrarre un turismo sempre più qualificato, consapevole e responsabile
Ristoranti, piole, enoteche e luoghi iconici hanno accolto nelle OGR torinesi cene a tema, spettacoli, masterclass di approfondimento e incontri con scrittori e artisti. Grazie alla presenza di un elevato numero di produttori presenti, è stato possibile ri-scoprire una volta ancora le diverse sfumature dei vini piemontesi, accompagnati dai racconti delle cantine e dei loro protagonisti. In questo contesto si è collocata la presenza attiva del Consorzio Ovada DOCG e delle 8 aziende consorziate. La master class riservata alle peculiarità dell’Ovada DOCG ha raccolto ampi consensi ed un’adesione entusiastica da parte di tutti i partecipanti. L’Ovada DOCG ha confermato il trend positivo degli ultimi anni, risultando sempre più apprezzato e conosciuto sia dagli operatori di settore sia dagli appassionati di vino e da tutti coloro che hanno desiderare esplorare il legame profondo tra tradizione, innovazione e sostenibilità nel territorio Ovadese.
ll Consorzio Ovada Docg e 8 produttori del territorio hanno rappresentato al meglio
Anche quest’anno l’Ovada DOCG è stato protagonista alla terza edizione del Salone del vino di Torino la prestigiosa rassegna che ogni anno si tiene alle OGR di Torino per dare lustro a tutta la ricchissima e variegata produzione piemontese, eccellenza del panorama vitivinicolo italiano.
500 operatori, eventi, masterclass, un folto pubblico di appassionati e di operatori del settore: numeri di assoluta importanza hanno contraddistinto anche la terza edizione tenutasi nei giorni 1, 2 3 marzo.
Vino e spettacolo hanno vivacizzato l’intera manifestazione con un crescendo di partecipazione da parte di un numeroso pubblico di appassionati e raccogliendo, soprattutto nella giornata del lunedì un crescente consenso da parte degli operatori di settore proveniente dalla regione, dalle zone limitrofe e persino da aree estere.
L’Ovada DOCG ha palesato come d’abitudine la propria fattiva presenza attraverso il banco istituzionale del Consorzio Ovada DOCG nel quale sono stati rappresentati tutti i vini della DOCG dei quasi 40 produttori aderenti al consorzio medesimo.
In aggiunta, ben 8 produttori hanno presenziato direttamente alla manifestazione con una propria area espositiva specifica, portando all’attenzione del numeroso pubblico anche le produzioni peculiari, incentrate prevalentemente su Cortese e Barbera ma con interessanti sperimentazioni su Moscato, Timorasso, Viognier, spumanti metodo classico e persino vini ancestrali.
Domenica 2 marzo si è tenuta una importante masterclass durante la quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di degustazione, di storia e di cultura dell’area Ovadese condotta dal portavoce del Consorzio Ovada DOCG con il contributo dei singoli produttori, ciascuno dei quali ha portato in evidenza le peculiarità del proprio vino.
L’ingente sforzo del Consorzio Ovada DOCG si colloca nel più ampio e variegato contesto delle iniziative in atto in questo periodo per collocare sempre più il vino, l’Ovada DOCG, al centro del progetto, traino del progetto eno-turistico di tutto il territorio Ovadese.
Un progetto a 360 gradi che consente all’area Ovadese di proporre ad un turismo qualificato e consapevole un’idea vincente di ultima generazione in grado di far apprezzare le molteplici proposte enologiche, gastronomiche, storiche, artistiche e culturali di un territorio, tutto da vivere appassionatamente e da scoprire.
Davide Pietro Boretti