
Anche quest’anno ricordiamo questa data fondamentale per il nostro Paese


Dopo la vittoriosa “Spedizione dei Mille” partita da Quarto nella notte tra il 5 e il 6 maggio del 1860, con la stratta di mano con la quale Giuseppe Garibaldi salutava Vittorio Emanuele II, ancora Re di Sardegna, a Teano il 26 ottobre del 1860, veniva sancita l’Unità d’Italia, che, nel successivo 1861, fu formalmente proclamata a Torino a Palazzo Carignano, dal Parlamento Subalpino ora Parlamento nazionale.
Infatti, in seguito alle elezioni del 27 gennaio 1861, sui seggi di Palazzo Carignano prendono posto i membri del nuovo Parlamento nazionale che il 17 marzo 1861 promulgano la legge n. 4671 con la quale veniva dichiarata la nascita del Regno d’Italia.
Vittorio Emanuele II diventava così il primo Re d’Italia e Camillo Benso di Cavour assumeva la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, mentre lo “Statuto Albertino” diventava la Costituzione di tutto il nuovo Regno e la Lira Piemontese divenne la Lira Italiana, acquistando corso legale dal 24 agosto 1862.
In quegli anni euforici ma convulsi si scontrarono due diverse visioni di Unità d’Italia: quella del Mazzini che avrebbe voluto l’elezione di una Assemblea nazionale per redigere una nuova Costituzione (accettando sia pur malvolentieri la presenza di Casa Savoia) e quella di Garibaldi che invece appoggiò in toto Vittorio Emanuele II che perorava l’estensione dello “Statuto Albertino” a tutto il nuovo Regno.
Vinse quel dibattito l’atteggiamento istrionico di Garibaldi, mentre quello molto più ragionato del Mazzini fu relegato in soffitta, per cui potremmo dire che l’Unità d’Italia più che una unità fu una annessione degli Stati presenti sulla penisola prima del 1860 allo Stato Sabaudo, creando di fatto una frattura politico/sociale per molti versi ancora oggi presente.
Gian Battista Cassulo
In tema, ecco un link a un lavoro fatto dagli alunni della Saracco di Acqui Terme:
https://www.inchiostrofresco.it/wp/wp-content/uploads/2025/03/Unione-dItalia.pdf
Qui di seguito un filmato con alcuni spezzoni relativi ai “seminari sulle origini delle moderne Costituzioni” tenuti a cura de “l’inchiostro fresco” nell’ambito del progetto di “Cittadinanza attiva” svolto con i giovani redattori de “l’inchiostrino”, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie dell’Oltregiogo