La provincia di Alessandria, di solito tranquilla e sonnecchiosa se non per le devastanti alluvioni, oggi si è svegliata con l’incubo del terrorismo.
Una cascina abbandonata in quel di Quargnento, un paese di 1400 abitanti a due passi da capoluogo, è infatti saltata in aria come negli attentati “alla libanese”.
Non si sa ancora la dinamica dei fatti e gli inquirenti sono al lavoro, anche se tutto lascia pensare alla matrice dolosa del fatto.
I Vigili del Fuoco infatti hanno trovato tra le macerie un innesco collegato a delle bombole del gas.
Perché far saltare in aria questa cascina? Un atto di ritorsione? La riscossione di una assicurazione? Una vendetta o una diatriba tra persone per questione di interessi? Oppure la preparazione di un vero e proprio attentato?
Domande alle quali non sappiamo dare risposte perché saranno gli inquirenti a soddisfare l’opinione pubblica con le risultanze delle loro ricerche.
Certo è che sul campo purtroppo restano i corpi di tre vittime. Tre Vigili del Fuoco caduti sul lavoro, mentre tentavano di domare le fiamme, perché sembra che alla prima esplosione che ha fatto divampare l’incendio, a distanza ne sia seguita un’altra che ha prodotto morte e distruzione.
Una vera e propria trappola dunque sulla quale dovranno riflettere le Forze dell’Ordine.
I caduti sono Matteo Gastaldo di 46 anni, Marco Triches, di 38 anni e Antonino Candido, il più giovane dei tre, aveva solo 32 anni.
Nelle operazioni sono rimasti feriti anche un carabiniere e un altro Vigile del Fuoco.
Noi resteremo in attesa di notizie e sarà nostra cura comunicarvele per tempo.
Gian Battista Cassulo
Fonti: Vigili del Fuoco, Reptv e Il Piccolo di Alessandria