Il cibo della mente

Si mangia con la gli occhi, con la bocca, con l’olfatto. La percezione di un piatto, dicono gli analisti sensoriali, passa attraverso i cinque sensi, la vista, l’olfatto che ci consente di annusare quel mix di aromi, profumi e odori che ci attirano verso l’assaggio, il gusto e i recettori sensoriali ci fanno distinguere il dolce, l’amaro, il salato, l’acido e l’umami, il tatto ci rende l’idea della texture del cibo e in parte anche l’udito contribuisce a farci sentire il croccante di alcuni alimenti.

L’alimentazione passa attraverso il palato, ma sapevate di mangiare anche con il cervello?
Le nostre scelte quotidiane sono, inconsciamente orientate dalla nostra mente. Sembra un paradosso, ma in realtà gli alimenti influiscono sul livello di serotonina e di altri neurotrasmettitori che agiscono sul cervello e agiscono regolando le nostre funzioni cognitive e addirittura il nostro umore.
La depressione è legata alla carenza di dopamina, serotonina e norepinefrina e alcuni cibi che assumiamo aumentano la disponibilità di questi trasmettitori. In questo ultimo periodo, in particolare, a causa dell’isolamento dovuto all’emergenza covid pare che le abitudini alimentari della popolazione si siano modificate.
I dati statistici evidenziano che ci sia stato un aumento della vendita di farina, sia perché le persone si sono dilettate nella preparazione di pane e torte casalinghe, sia perché quando siamo giù di morale tendiamo, generalmente, ad orientarci maggiormente verso il consumo di carboidrati. Questi agiscono con un meccanismo di compensazione sul tono dell’umore, in quanto sono correlati ai meccanismi serotoninergici.
Quindi, i tanto demonizzati carboidrati, additati come causa dei chili di troppo, in realtà fanno bene al nostro organismo, sono la fonte primaria di energia. Sono il nostro “carburante” per muoverci, correre, pensare e compiere tutte le attività quotidiane.
Meglio qualche etto in più, se questo significa più vitalità e più buonumore, oltre al fatto che se bilanciati correttamente con gli altri nutrienti, non fanno ingrassare, anzi aumentano il nostro metabolismo, permettendoci di attivare tutti quei meccanismi fisiologici che ci fanno “bruciare” più calorie.
Il segreto della felicità alberga tra le nostre tavole.
Ad esempio, cioccolato, carne di agnello, sardine, formaggio e uova agiscono aumentando il rilascio di serotonina, mentre avocado, avena, grano saraceno, legumi e verdura a foglia verde agiscono sulla sintesi di dopamina, che regola funzioni cognitive e ritmo sonno veglia.
In fondo, niente fa male se ci rende felici, soprattutto se ha il sapore di cioccolato.

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