Quando in casa c’è una perdita d’acqua alla lunga la casa si allaga, a meno che il “buon padre di famiglia” non chiami subito un idraulico.
Ciò per la vita privata, ma così è anche per quanto riguarda la vita pubblica: se non si interviene per tempo di fronte a comportamenti illeciti, alla lunga a rimetterci siamo tutti noi.
Ad esempio di fronte ad evidenti casi di incivile uso della proprietà privata che, ricordiamolo, pur tutelata dall’Art. 42 della Costituzione deve comunque svolgere una funzione sociale, come la stessa Costituzione impone, succede quello che è successo ad Acqui Terme: la nascita di una discarica abusiva alle porte della città.
Diventa però difficile poter pensare che nessuno se ne sia accorto e soprattutto che non sia stata scoperta per tempo dagli amministratori locali.
Fortunatamente ci ha pensato la Polstrada di Acqui Terme che, individuando un traffico illecito di parti di auto, ha riscontrato come su una vasta area di oltre 1000 mq. ai margini della città termale venivano scaricati rifiuti speciali di tipo non pericoloso (gomme, vetri, parti in metallo), tutti provenienti dallo smontaggio di vetture.
Scattate le indagini venivano identificati numerosi veicoli in transito sulle strade che conducono ad Acqui Terme, direzione “Regione Barbato”, intenti ad abbandonare nell’area suindicata parti di macchine smontate.
Forti di queste prove, gli Agenti della Stradale di Acqui Terme, potevano così accedere all’interno della zona interessata dove tra l’altro rilevavano la presenza di rifiuti pericolosi, tra i quali vi erano oltre 40 quintali di eternit proveniente dalla rimozione di tetti e coperture.
La qualcosa ha richiesto l’immediato intervento dell’ARPA, per classificare l’intera zona “a rischio” per l’inquinamento.
Inutile dire che tutta l’area è stata posta sotto sequestro e il proprietario come il conduttore del sito sono stati all’Autorità Giudiziaria in quanto responsabili di aver realizzato una discarica abusiva. La domanda che comunque ci viene spontaneo farci è questa: se la Polstrada non avesse scoperto questo traffico illecito, le Autorità locali non se ne sarebbero accorte e la discarica abusiva avrebbe continuato a proliferare?
Gian Battista Cassulo