Una moderna dittatura democratica ci sta lentamente avvolgendo nella morsa di un neo-feudalesimo dove i “nuovi nobili” sono le grandi famiglie che si stanno spartendo l’Italia
È notizia di questi giorni che il governo Conte con DCPM (Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri) ha varato un provvedimento a favore dei quotidiani e dei periodici sia stampati come online, nonché per le TV.
Questo provvedimento consiste nella possibilità da parte di chi fa pubblicità su questi organi d’informazione di avere un credito d’imposta del 50% sul fatturato pubblicitario del 2020.
È una cosa buona anche per noi de “l’inchiostro fresco” che siamo piccolini ma che comunque sino ad ora ci siamo sempre mantenuti con la piccola pubblicità dei nostri fedeli inserzionisti che non smettiamo mai di ringraziare, con la speranza ma anche con la certezza di essere stati loro utili.
Ma per i grossi “giornaloni”, per le TV, costosissime per i loro palinsesti, non sarà forse un “Do ut des” (“io do affinché tu dia”) per ammorbidire i toni verso il “potere dominate”?
Dal coro di consensi che si levano attorno a questo governo, che tanto promette ma che poco fa, sembra che questo scambio di favori funzioni a meraviglia!
Al tempo delle dittature i giornali venivano bruciati in piazza. Oggi le moderne democrazie i giornali se li fanno amici a suon di provvedimenti “amichevoli”.
E gli avversari politici se nell’epoca dei totalitarismi venivano incatenati nei gulag o mandati al patibolo, se non uccisi a bastonate, oggi, in questi regimi contemporanei, oggi dell’avversario si cerca il “tallone d’Achille”, si scava nella sua vita privata, si mettono in piazza i suoi vizi e quando non ce ne sono se ne inventano alcuni di sana pianta o si enfatizza quel poco che si trova.
Ormai ci siamo abituati scandali a luci rosse o indagini finanziarie mirate dove, dove, per il politico o per il partito di turno “da fare fuori”, i fatti vengono enfatizzati al di là della loro vera consistenza.
Oggi il potere ha raggiunto una raffinatezza tale per cui o ti allinei con il pensiero dominante o ti mettono alla berlina.
Non c’è che dire: è la “dittatura democratica” che ormai ci sta subdolamente avvolgendo nella micidiale morsa di un neo-feudalesimo dove i “nuovi nobili” si stanno preparando ad insediarsi nei loro moderni possedimenti.
E chi sono questi nuovi nobili? Le poche grandi famiglie che si stanno spartendo l’Italia: dalle autostrade, ai treni, dalla sanità all’assistenza, dalle industri strategiche alle risorse energetiche.
Il tutto incassando gli utili e socializzando le perdite
Gian Battista Cassulo