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LE FACCIATE DI NOVI
Ho letto da qualche parte che il Comune di Novi Ligure darà dei contributi a chi rimetterà a nuovo le facciate dei palazzi Ottima idea…
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Il Piano regolatore del 1968 prevedeva per Novi Ligure uno sviluppo abitativo di 68 mila abitanti. Sulla base di quella aspettativa gli urbanisti disegnarono una…
View More UN DISASTRO URBANISTICO CHIAMATO NOVINel 2018 stanziati 4,5 milioni di euro per la bonifica. A che punto sono i lavori? Ecolibarna, una storia lunga 34 anni
La storia
Si capì che responsabile dello “sversamento” era lo stabilimento dell’Ecolibarna, sorto sulle ceneri dell’ex Gastaldi Oli Lubrificanti con lo scopo di bonificarne l’area. I responsabili dell’impianto di smaltimento di rifiuti tossici furono denunciati; lo stabilimento chiuso. Ma sotto lo stabilimento rimasero circa 120.000 metri cubi di melme acide (stima forse sottostimata) che il loro “fornetto da pizze” (come lo definì l’avvocato delle associazioni ambientaliste) certamente faticava a incenerire. Pertanto si buttava tutto lì, dove sotto vi erano le falde dello Scrivia e per di più in un terreno in pendenza verso il torrente. Ma l’Ecolibarna non smaltiva solo il materiale di bonifica della Gastaldi; smaltiva (si fa per dire) ben altra roba, visto il via vai “notturno” di camion che entravano e uscivano dall’ Ecolibarna. E alcuni, poco dopo, uscivano ancora carichi per andare a gettare nello Scrivia i loro veleni. Contro questo stato di cose all’epoca si batterono le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, WWF e Amici della Terra) che si trovarono nella necessità di farsi un avvocato, perché i politici di allora che avevano voce in capitolo non erano certo dalla loro parte. Questa la breve storia.